Chi sono io? Sono tutto quello che mi ha portato fino a qui.

“La memoria non é fatta solo di cose, di nomi, di date: é uno stato della mente che funge da utero creativo.”

Sarà che il mio lavoro mi porta in tante occasioni ad essere letteralmente immersa nella folla, ma senza farne parte.
A rimanere in disparte, nel territorio della concentrazione e della solitudine.
Forse é per questo ripetuto atteggiamento che le necessità lavorative mi costringono a tenere, e in cui mi sono trovata subito inaspettatamente a mio agio, che la priorità non sono più i convenevoli nei rapporti tra le persone, ma l’attenzione a cosa sta succedendo, l’ambizione di prevedere cosa succederà. Costantemente alla ricerca di azioni, movimenti, intuizioni con il solo fine di trovarmi nel posto giusto per fare una buona foto.
A volte mi trovo a pensare a quanto sono più belle le persone intese come soggetti delle foto. Da questo punto di vista non ti deludono mai, non fanno mai qualcosa che ti fa soffrire, che ti fa dubitare del loro affetto o della lealtà nei tuoi confronti.
Al massimo vengono male, o con gli occhi chiusi.

BIO

Dopo la formazione artistica e la Laurea in Architettura dal 2015 lavora come fotografa freelance.
È attiva nel campo della formazione e della divulgazione della fotografia, organizza corsi e giornate di approfondimento.
Realizza laboratori per bambini e ragazzi in collaborazione con realtà educative e del terzo settore.
Il suo lavoro di ricerca si concentra su temi legati alla memoria e all’elaborazione del lutto, al trascorso familiare, al rapporto con il sacro, alla rappresentazione e alla percezione di sé.